Scopriamo il prana, il Rei e il Ki: Connettere con l’energia universale

Siamo un tutt’uno interconnesso, cosa succede se lo realizziamo con tutTi gli atomi del nostro corpo?

La materia è pervasa da un flusso energetico elettrico. Di fatto quel flusso è l’origine della materia. Il paradigma quantico scientifico sta incontrando e convalidando le intuizioni millenarie dello Yoga fornendo le basi per la spiegazione e l’efficacia di terapie energetiche come il Reiki e la Pranoterapia 


Uno sguardo alla Storia

Le origini della cura tramite l’imposizione delle mani, veicolando flussi elettrici che attraversano il nostro corpo, risalgono alle conoscenze o all’istinto delle culture più antiche. La parola Prana che in sanscrito significa soffio vitale, energia vitale, appare nei testi vedici già 3000 anni a.C. e in India: la guarigione attraverso le mani e la direzione dei flussi pranici viene chiamata Prana Chikitsa.
Cenni storici di queste pratiche curative sono stati ritrovati trasversalmente a molte altre culture ed epoche, per citarne alcune: nelle testimonianze dell’antico Egitto (in cui chiamavano il fluido pranico Ka), nella cultura classica greca con gli studi di Ippocrate “padre della medicina”, come in quella cinese dello yogi Lao Tsu, fino alla nascita del Reiki in Giappone nel 1920.

Un filo conduttore, tra istinto e ricerca, ha conservato e portato queste pratiche fino al mondo contemporaneo. Oggi il filone quantico “legittima” secondo i parametri scientifici, ciò che l’intuizione ha compreso da sempre: la contemporanea presenza dell’onda e della particella. Un flusso energetico di coscienza in continua vibrazione si manifesta nella materia prendendo forma nella realtà che vediamo e conosciamo.

Dal filo conduttore nascono diverse terapie energetiche caratterizzate dallo stile, le ricerche e le esperienze di chi le opera.
Assodata l’esistenza dell’energia universale (Rei) e individuale (ki, chi o Qi) di flussi elettrici e cosiddetti pranici che ci attraversano (dal termine sanscrito Prana), resta a chi si dedica a queste pratiche, alle sue conoscenze e alla sua responsabilità, la scelta di come trasmettere e veicolare questa energia.

 

Trattamenti ed Effetti


Il Reiki per tradizione nasce e prende nome dall'intuizione del monaco giapponese Mikao Usui (1922) come pratica di guarigione, emotiva, fisica e spirituale basata sulla canalizzazione di energia universale, sulla sua trasmissione attraverso le mani e l'uso di simboli, (ideogrammi).

Il Reiki oggi, dopo la sua diffusione in occidente, avvenuta soprattutto tra i '70 e gli '80, è sopravvissuto al periodo "New Age", alle innumerevoli etichette e all'uso talvolta improprio che ne è stato fatto, divenendo oggetto di una riscoperta e di un crescente interesse anche in ambito accademico scientifico, (attraverso numerose ricerche sperimentali https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29551623/ ) fino alla sua introduzione come terapia di supporto a quella tradizionale in ospedali di diversi paesi nel mondo. Secondo alcune di queste ricerche il trattamento con il Reiki agevola:

  • Rilassamento

  • Riduzione dell’eccesso di Cortisolo e dello stress

  • Potenziamento del sistema Immunitario

  • Normalizzazione della Pressione sanguigna

  • Ciclo naturale del sonno

  • Digestione e Metabolismo

  • Riequilibrio del Sistema Nervoso

È inoltre utilizzato nel trattamento di:

  • Ansia

  • Algia, dolori di ogni natura 

  • Riduzione degli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici

A livello energetico e spirituale il Reiki contribuisce all’armonizzazione del campo aurico ed emozionale e favorisce il personale processo di consapevolezza in chiave evolutiva.

 

Non siamo monadi isolate , siamo un tutt’uno interconnesso con gli altri, con l’universo.

Quando mi chiedono di ricordare un momento fondamentale della mia vita nel processo di risveglio della consapevolezza, non ho dubbi nel rispondere che quel primo momento sia stato proprio durante un trattamento di Reiki. Per me esiste un sentire prima e un sentire dopo il reiki, come se grazie a questa pratica fossi tornata a una connessione che avevo del tutto perso. Una connessione con le mie sensazioni fisiche e con il mondo circostante.

Stesa sul lettino ho percepito nitidamente un flusso vitale scorrere e attraversarmi, la connessione con un’energia creatrice, la percezione del “tornare a casa” al sicuro, dopo tanto tempo e sofferenza per quel distacco, riaprendo gli occhi tutto era più luminoso, anche la percezione dei colori era differente.

Questi fenomeni spesso finiscono nei racconti “New Age” acquisendo una connotazione eccentrica e inverosimile spiegata attraverso la suggestione e del tutto priva di collegamenti scientifici. Ma è davvero così? 

Uno sguardo alla ricerca

Cercando di rimuovere inutili etichette e osservando il fenomeno nella sua oggettività, possiamo definirle sensazioni corporee e stati di consapevolezza non ordinari legati all’attivazione di specifiche aree cerebrali, e della coscienza estesa nel corpo tutto.
Le neuroscienze ci aiutano a comprendere come l’attivazione di determinate aree cerebrali quali la corteccia prefrontale e l’interconnessione sinergica con le altre aree dell’encefalo siano responsabili proprio di fenomeni di “illuminazione” ed espansione della consapevolezza. 

Inoltre filoni di studi come quello dell’embodied cognition o “cognizione incarnata”, studiano la relazione tra aree cerebrali, cognizione, emozione, corpo e comportamento, definendo il ruolo centrale delle emozioni e della percezione corporea, nella comprensione e nel comportamento stessi, con importanti implicazioni per il trattamento terapeutico.(Questo è un altro racconto)

Moltissime ricerche scientifiche riguardanti stati non ordinari come quelli meditativi o di rilassamento indotto da trattamenti energetici e Reiki sono consultabili sul portale di ricerca scientifica pubmed.

Per il resto c’è soltanto l’esperienza.

Il Reiki, almeno per come mi è stato insegnato, (con l’amore e la sapienza della mia maestra), e per come ho deciso di diffonderlo, si svincola da molti precetti, con uno sguardo alla fisica dei quanti e attinge direttamente alla fonte energetica creatrice. La connessione a questa energia ha cambiato la mia vita e il modo di sentire gli stati e le emozioni nel corpo energetico e fisico, aiutandomi a riconciliarmi con un flusso vitale, una cascata di energia che è sempre lì, a disposizione per ognuno di noi, per tutti quelli che incuriositi riconoscono un richiamo verso questo tipo di pratica e non aspettano altro che ricordarla.


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Terapia, Realtà e Rappresentazione